Come si fa l’angio TAC e quali sono gli utilizzi per lo studio vascolare
La tomografia assiale computerizzata (TAC), oggi solo tomografia computerizzata, è uno degli esami di imaging radiologico più utilizzati in campo diagnostico perché, attraverso l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti, permette di ottenere informazioni molto importanti sulla morfologia del corpo umano.
Questo esame permette infatti di studiare praticamente tutti i distretti anatomici dell'organismo e i vari sistemi ed organi che lo compongono, tra cui anche i vasi sanguigni, in modo da rilevare possibili anomalie del sistema vascolare.
In particolare, l’angiologia, ovvero la branca medica che studia le patologie che colpiscono i vasi sanguigni e linfatici, è importantissima per la salute del corpo umano e necessita di esami diagnostici precisi per poter rilevare eventuali disturbi.
Vediamo, allora, come si fa l’angio TAC, a cosa serve e quali patologie è in grado di rilevare.
In cosa consiste la Tomografia Computerizzata e come funziona
Per comprendere al meglio come si fa un’angio TAC e a cosa serve questo esame diagnostico, è necessario capire prima come funziona la tomografia assiale computerizzata.
Si tratta, come detto, di uno degli esami più utilizzati in campo medico che, attraverso l'impiego di un fascio di raggi X che attraversano il corpo umano, è in grado di riprodurre le sezioni corporee del paziente, elaborando le immagini in formato tridimensionale.
Ciò è possibile grazie all'energia dalle radiazioni ionizzanti che viene rilevata dai detettori a valle del distretto da studiare, degli speciali sensori in grado di inviare un segnale elettrico ad un elaboratore computerizzato, che ha il compito di tradurla in immagini ad alta definizione.
In tal modo è già possibile ottenere immagini dettagliate della morfologia del corpo umano ma in alcuni casi è necessario utilizzare il mezzo di contrasto per caratterizzare tessuti o noduli oppure come in questo caso per “colorare” i vasi sanguigni.
Come si fa l’angio TAC: procedura e obiettivo dell’esame
Quando si cerca di capire come funziona l'angio TAC e a cosa serve questo esame radiologico, l'aspetto più importante è sicuramente quello legato a tutte le patologie che è in grado di rilevare.
Abbiamo già detto che viene utilizzato in angiologia per lo studio dei vasi del collo, dell'arteria aorta, dei vasi polmonari o dei vasi degli arti inferiori, consentendo la valutazione sia del calibro del vaso, che dello spessore della parete e del flusso del sangue ma, nello specifico viene utilizzato per la diagnosi di:
- Aneurismi
- Malformazioni dei vasi
- Riduzione del calibro dei vasi
- Anomalie del flusso sanguigno negli organi
- Dissecazioni della parete
- Embolia polmonare
- Trombosi venosa
- Patologie del cuore o delle coronarie
- Aterosclerosi
Si tratta di un esame davvero importante, che in alcuni casi può anche salvare le vite dei pazienti, perché è in grado di rilevare tutti i fattori che conducono ad un rischio di ictus o infarto cardiaco.
Inoltre, l’angio TAC può essere utilizzata anche in sede operatoria, sia prima, che durante o dopo l'intervento, per pianificare l'operazione, guidare il chirurgo durante la fase operatoria o valutare l'esito della procedura post-intervento.
Ma come si fa l’angio TAC all'atto pratico? Abbiamo già detto che il mezzo di contrasto permette di evidenziare con estrema precisione i vasi sanguigni, in modo da individuare anomalie o patologie presenti. Quando si esegue un angio TC, in genere, l'esame viene suddiviso in due fasi:
- Fase pre-contrasto, in cui si esegue una prima tomografia computerizzata indispensabile per individuare le placche calcifiche delle pareti dei vasi;
- Fase del contrasto, detta anche studio di perfusione, che avviene dopo l'iniezione del mezzo di contrasto per distinguere bene tutti i tessuti, opacizzando i vasi sanguigni.
L’angio TAC rappresenta quindi uno degli esami radiologici di prima scelta quando è necessario studiare l'anatomia dei vasi sanguigni o quando vi sia il sospetto di eventuali anomalie o patologie che possono provocare danni gravi al corpo umano.
Preparazione e svolgimento dell'esame
La tomografia computerizzata è un esame non invasivo e assolutamente sicuro perché, sebbene utilizzi radiazioni ionizzanti, il loro livello è comunque al di sotto del margine di sicurezza stabilito.
Ovviamente, vi sono alcune raccomandazioni da osservare, come rimuovere piercing, gioielli o altri oggetti metallici che possono interferire con i raggi X; è vietato sottoporrsi all’esame se si è in stato di gravidanza.
Inoltre, è necessario eseguire gli esami del sangue per valutare la funzionalità renale e la capacità del corpo di filtrare ed eliminare il mezzo di contrasto.
Per eseguire l’angio TAC il paziente deve essere digiuno da almeno 4 ore. L'esame ha una durata media di 10 minuti, ma può variare da caso a caso, a seconda di quello che è il quesito diagnostico.
Dove effettuare un’angio TAC a Roma in totale sicurezza
Come abbiamo visto, l’angio TAC è un esame davvero importante per lo studio del sistema circolatorio e l’individuazione di eventuali patologie anche molto severe, come aneurismi o emorragie.
Se anche tu hai necessità di sottoporti a questo esame, affidati alla Clinical Medical Consulting, che offre servizi di diagnostica per immagini di alta qualità eseguiti da personale qualificato e attrezzature all’avanguardia.
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Ora che sai come si fa l’angio TAC, a cosa serve e quali patologie è in grado di diagnosticare, contattaci per ricevere maggiori informazioni.
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