Come funziona questo esame radiologico e quanti tipi di risonanza magnetica esistono
Gli esami di imaging radiologico rappresentano un vero e proprio punto cardine per quanto riguarda il settore medico, poiché le immagini che queste metodiche sono in grado di fornire permettono di studiare il corpo umano e visualizzare tutta la sua morfologia.
Tra gli esami più richiesti dai medici troviamo sicuramente la risonanza magnetica nucleare, che viene impiegata per la diagnosi di una vastissima gamma di condizioni patologiche, traumatiche o per la valutazione e la pianificazione di interventi chirurgici.
Si tratta di una metodica che sfrutta i campi magnetici per trasformare l'energia prodotta dal corpo in immagini tridimensionali ad alta risoluzione ed è impiegata per lo studio di varie parti del corpo e per diverse finalità diagnostiche.
Vediamo, quindi, come funziona questo esame, quanti tipi di risonanza magnetica esistono e quali patologie permette di studiare e diagnosticare.
I campi magnetici in medicina e le differenze tra le metodiche di RM
Prima di analizzare quanti tipi di risonanza magnetica esistono e cosa le differenzia, è necessario andare a parlare della tecnologia alla base di questa metodica di imaging radiologico e dell'applicazione dei campi magnetici in medicina.
La risonanza magnetica nucleare deve il suo funzionamento ad un principio fisico di base e al movimento degli atomi presenti nel nostro corpo. Come ben sappiamo, qualsiasi cosa presente sulla terra è composta da atomi ed il corpo umano non fa eccezione.
All'interno di questi macchinari a forma di cilindro cavo sono presenti delle particelle microscopiche, chiamate protoni, che ruotano attorno ad un'asse. Nel momento in cui viene applicato un campo magnetico sugli atomi, l'asse di rotazione dei protoni cambia e tende ad allinearsi a quello del magnete.
Tutto questo porta ad un primo cambiamento essenziale per la realizzazione delle immagini, ma non sufficiente. Infatti, durante lo svolgimento dell'esame, vengono inviati impulsi di radiofrequenza che sono in grado di variare ulteriormente la posizione dei protoni, provocando un continuo cambiamento nell'asse di rotazione che libera energia (attivando e disattivando gli impulsi di radiofrequenza).
Questa energia viene captata da alcune bobine che lavorano in sinergia con un sistema computerizzato in grado di tradurre il tutto in immagini ad alta definizione, in modo da visualizzare perfettamente l'anatomia e la morfologia del corpo umano o della parte del corpo che si sta studiando.
Come è facile intuire, più il magnete è potente, più è possibile ottenere immagini dettagliate, e più è possibile essere veloci nella acquisizione delle informazioni presenti nel nostro corpo.
Tuttavia, sebbene si tratti di un esame non invasivo, questo può risultare estremamente difficile e traumatico, soprattutto per alcuni pazienti che soffrono di claustrofobia o ansia, bambini ed anziani o persone in sovrappeso.
Per questo motivo, è possibile ricorrere ad un altro tipo di risonanza magnetica, ovvero quella aperta, in cui il funzionamento di base è sempre legato ai campi magnetici, ma anziché nel cilindro il paziente è immerso in un campo magnetico generato da due grandi piastre una sopra l’altra. Inoltre in questa tipologia di macchinario è limitato il rumore prodotto che può risultare fastidioso, specialmente per bambini ed anziani.
Sebbene nella RM aperta la potenza del magnete tende ad essere minore rispetto a quella ad alto campo o chiusa, i risultati dell’esame sono comunque molto accurati nell'evidenziare diverse condizioni, in special modo quelle legate ad eventi patologici o traumatici dell'apparato muscolo-scheletrico.
Infine, la risonanza magnetica nucleare può essere eseguita con un mezzo di contrasto, ovvero una sostanza iniettata al paziente che permette di ottenere immagini ancora più dettagliate, soprattutto per quel che riguarda vasi sanguigni e organi interni.
Quanti tipi di risonanza magnetica esistono e quando si svolge questo esame
Ora che abbiamo visto come funziona una risonanza magnetica nucleare, la differenza tra quella aperta e chiusa e il ruolo che gioca il mezzo di contrasto, possiamo concentrarci sui settori e sui campi della medicina in cui viene utilizzato questo specifico esame di diagnostica radiologica.
La RM è in grado di fornire immagini tridimensionali chiare ed estremamente dettagliate di moltissimi tessuti e organi del corpo umano, dai nervi, ai muscoli e gli annessi articolari, fino ai tessuti duri come ossa e cartilagini.
Per questo motivo, si tratta di un esame effettuato per diagnosticare numerose patologie esaminate da diverse branche della medicina, tra cui:
- Neurologia
- Urologia
- Oncologia
- Ortopedia
- Traumatologia
- Gastroenterologia
Questa metodica diagnostica è inoltre essenziale sia nella pianificazione e nello studio di interventi chirurgici complessi, sia nel monitoraggio e nella progressione di alcune patologie, valutando la risposta a terapie.
Nello specifico, però, questo esame può essere eseguito in maniera più generale o specifica, a seconda di quello che è il quesito diagnostico. Questo è un aspetto fondamentale per capire quanti tipi di risonanza magnetica esistono e quando vengono eseguiti.
Ad esempio, una delle più comuni è sicuramente la RM alle articolazioni, come quella che permette lo studio completo del ginocchio, della caviglia o di altre strutture legate all'apparato muscolo scheletrico, perché è in grado di evidenziare con estrema precisione lesioni osteotraumatiche, lesioni di tendini o legamenti, versamenti o patologie infiammatorie.
Un altro tipo di esame effettuato con molta frequenza è quello indirizzato allo studio della colonna vertebrale, dato che la risonanza magnetica è in grado di evidenziare la presenza di ernie del disco o altre patologie legate alle unità funzionali disco-somatiche, come compressioni nervose o lesioni spinali.
Inoltre, si tratta di un esame estremamente valido per studiare la salute degli organi presenti a livello del tronco, come il cuore, i polmoni e l'albero bronchiale, oltre che per la diagnosi delle patologie neurologiche come ictus, epilessia e tumori di vario tipo.
Insomma, che si tratti di risonanza chiusa o aperta, con l'utilizzo di un mezzo di contrasto o senza, questa metodica risulta essenziale nello studio e nella valutazione di tantissime condizioni differenti e rappresenta uno degli esami più importanti di tutto il settore medico.
Dove effettuare una RMN a Roma
La risonanza magnetica è un esame preciso e dettagliato, che permette lo studio di tantissime strutture differenti e la valutazione morfologica di organi e apparati, evidenziando la presenza di eventuali patologie che colpiscono l’organismo.
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