Grazie alla tecnologia conebeam, al giorno d'oggi è possibile sottoporsi a una tac facciale subendo fino a 60 volte meno radiazioni rispetto a quello che accadeva in passato. La novità di questa soluzione ha una rilevanza decisiva specialmente nel settore implantologico: a essa, infatti, si fa riferimento quando si ha la necessità di esaminare l'altezza, le caratteristiche morfologiche, lo spessore e la struttura dell'osseo alveolare. La tac conebeam, in ogni caso, può essere usata anche in molti altri contesti, dal momento che consente di definire con la massima precisione i rapporti tra i denti e il canale mandibolare: ecco perché è fondamentale, tra l'altro, per la valutazione dei denti inclusi prima di un intervento.
Che cos'è la tac conebeam
Quando si parla di tac conebeam si fa riferimento a una novità molto importante in campo diagnostico: si tratta, in particolare, di una tecnica di tomografia computerizzata che permette di studiare il massiccio facciale, con riferimento nello specifico alle arcate dentarie.
La tecnologia si basa su un fascio di raggi x caratterizzati da una forma conica per mezzo del quale è possibile ottenere un'immagine di ampio volume: come si è detto, il vantaggio principale che deriva da tale sistema va individuato nella modesta quantità di radiazioni con cui si ha a che fare.
Che differenza c'è tra la tac cone beam e una tac tradizionale?
Una tac tradizionale produce un valore di radiazioni che supera quelle generate da una tac conebeam tra le 30 e le 60 volte. I vantaggi che ne derivano sono evidenti, a cominciare dalla possibilità di ripetere l'esame anche dopo poco tempo, nel caso in cui ciò si dovesse rendere necessario.
Sul lato pratico, poi, si apprezza la durata molto breve di questo esame: il paziente può rimanere in piedi o sedersi, proprio come avviene nel corso di una normale tac dentale.
Il sistema tac volumetrico conebeam 3D si basa su una tecnologia all'avanguardia che è stata concepita e messa a punto per assicurare lo studio del distretto cranio-facciale. In termini più semplici, si ottengono immagini accurate grazie all'adozione di software specifici per la chirurgia assistita, ma anche programmi di simulazione implantare: in questo modo i professionisti hanno l'opportunità di disegnare il canale mandibolare per poi collocare gli impianti, così da programmare il trattamento che dovrà essere eseguito.
Quando è conveniente la tac cone beam
La tac conebeam è un esame finalizzato a visualizzare con precisione eventuali problematiche rilevate dall’ortopanoramica. Essa, come già detto in precedenza, oltre a offrire immagini più dettagliate, rispetto alla tradizionale tac produce una quantità inferiore di radiazioni.
Le tac conebeam, inoltre, sono assai utili nella terapia implantoprotesica moderna, in quanto costituiscono la sola tipologia di indagine che consente di approfondire lo studio delle ossa mascellari, propedeutico all'inserimento e al posizionamento degli impianti dentari.
In tutte queste circostanze è vantaggioso ricorrere alla tac conebeam, che è stata introdotta nel settore da più di due decenni, anche se è solo negli ultimi anni che si è diffusa in misura consistente.
Che cosa è cambiato con la tac conebeam
Fino al 1998, anno in cui la tomografia computerizzata cone beam è stata introdotta, non esisteva alcuna soluzione alternativa rispetto alla classica tac, vale a dire la tomografia computerizzata assiale.
Con l'arrivo di questa novità, si è potuto contenere il livello di esposizione alle radiazioni, ma al tempo stesso si beneficia di una risoluzione 3D migliore delle immagini.
Il conebeam offre, inoltre, l'opportunità di visualizzare i seni paranasali, le vie aeree e il nervo alveolare inferiore. Una sola scansione è sufficiente per ricostruire tutte e due le arcate mascellari, e ciò rappresenta una fonte di risparmio, perché riduce i costi.
Come si svolge la tac conebeam
La procedura che viene seguita per lo svolgimento dell'esame è molto semplice: il paziente deve appoggiare il mento su un supporto che serve ad agevolare il posizionamento migliore.
Anche le persone che soffrono di claustrofobia possono sottoporsi a questa indagine diagnostica senza ripercussioni o effetti negativi: la sola accortezza che è necessario rispettare consiste nel non deglutire nel momento in cui la rotazione del sistema è in corso.
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