Guida completa alla MOC per l'osteoporosi: come si fa e cosa rivela
L’osteoporosi è una patologia che colpisce le ossa dello scheletro, causata dai normali processi di invecchiamento dell’organismo che causano la perdita di calcio e minerali nelle ossa che diventano così porose e meno resistenti.
È una malattia che colpisce prevalentemente le donne dopo la menopausa a causa della riduzione degli estrogeni, ma anche gli uomini e le persone anziane ne possono essere affetti.
Tuttavia, si tratta di un disturbo complesso da diagnosticare, poiché risulta essere totalmente asintomatico nello stadio iniziale, esordendo nella maggior parte dei casi con una frattura o una lesione delle ossa.
Per questo motivo, uno degli aspetti più importanti legati alla prevenzione dell'osteoporosi è proprio la possibilità di effettuare esami radiologici in grado di evidenziare un disturbo legato al ricambio del tessuto osseo.
Le caratteristiche principali dell’osteoporosi e le sue conseguenze
Prima di parlare dell’esame MOC per l’osteoporosi e come si fa, andiamo a scoprire tutte le caratteristiche legate a questa patologia che colpisce lo scheletro umano.
Le ossa, come tutte le altre parti del nostro corpo, sono composte da tessuto organico che è soggetto ad un continuo rinnovamento delle sue componenti cellulari.
Nel tessuto osseo, questo meccanismo funziona grazie ad un perfetto equilibrio tra il riassorbimento delle componenti cellulari che hanno svolto la loro funzione, ad opera degli osteoclasti, e il deposito di cellule nuove, grazie agli osteoblasti.
Con l'avanzare dell'età questo equilibrio viene meno, portando le ossa a perdere densità e quindi forza, poiché aumenta l'attività del riassorbimento osseo a discapito di quella di deposizione di cellule nuove.
Sebbene si tratti di un processo del tutto naturale e legato all'invecchiamento, un’eccessiva perdita di densità e forza dello scheletro porta all’insorgenza dell’osteoporosi.
Oltre all'invecchiamento, che rimane la causa principale di questa patologia, possiamo trovare anche altri fattori che contribuiscono alla sua comparsa, tra cui:
- Familiarità
- Riduzione dei livelli di estrogeni
- Limitata attività fisica o immobilità
- Esposizione a radiazioni ionizzanti
- Assunzione di alcuni farmaci, come i corticosteroidi
- Scarsa assunzione di calcio nella dieta
- Ipertiroidismo
- Abuso di alcol
- Tabagismo
- Anoressia
Per quanto riguarda i sintomi, invece, come detto, si tratta di una patologia che tende a rimanere silente, senza segni di alcun tipo. In ogni caso, questa condizione di marcato riassorbimento osseo predispone alla comparsa di fratture, che risultano essere anche il sintomo principale con cui viene identificato il disturbo.
Per questo motivo, a livello preventivo è necessario effettuare la MOC per l'osteoporosi, in modo da individuare precocemente la perdita di densità ossea e iniziare una terapia adeguata per prevenire la comparsa di fratture, che colpiscono maggiormente polso, anca e vertebre.
Vediamo, quindi, quando effettuare una MOC per l’osteoporosi, come si fa e tutte le indicazioni per affrontare questo esame di imaging radiologico.
Esame MOC per osteoporosi: cosa sapere e come prepararsi
Dopo aver analizzato cause e anatomia di questo disturbo, è necessario parlare dell’esame MOC per l'osteoporosi.
La mineralometria ossea computerizzata (MOC) è una tecnica di imaging radiologico non invasiva che è in grado di misurare la densità ossea per valutare la salute dello scheletro. Nello specifico, la MOC individua l’assorbimento osseo dei raggi X, fattore che permette di diagnosticare in maniera preventiva eventuali stati di osteoporosi.
Tra le varie metodiche utilizzate, quella più efficace risulta essere sicuramente la MOC Dexa, ovvero la Dual Energy Xray Absorptiometry, chiamata anche tecnica del doppio raggio X.
Grazie a questa tecnologia è possibile calcolare la densità ossea tramite il T-score, ovvero la differenza che intercorre tra il valore della densità ossea esaminata nel paziente e quella di un campione di riferimento, che in genere è rappresentato da un soggetto di circa trent'anni in un buono stato di salute.
In questo modo, non solo è possibile elaborare una diagnosi preventiva di osteoporosi, ma è anche possibile valutare il rischio di eventuali fratture, monitorare l'avanzamento della patologia e offrire trattamenti personalizzati ai pazienti.
Per quanto riguarda le norme di preparazione all’esame MOC per l'osteoporosi, si tratta di un'indagine molto semplice, in cui il paziente viene adagiato sul lettino radiologico, con il braccio mobile automatico del macchinario che si posiziona sulle aree del corpo da analizzare.
Sebbene la MOC per l'osteoporosi sfrutti la radiazione ionizzanti, si tratta di un esame estremamente sicuro poiché il livello dei raggi X è molto al di sotto dei limiti di sicurezza, tuttavia, è controindicato nelle donne in gravidanza.
Inoltre, prima di effettuare l'esame è necessario liberarsi di eventuali accessori metallici, come bracciali ed orecchini, e informare il medico dell'eventuale presenza di protesi metalliche, chiodi, placche o altri dispositivi all'interno del corpo, poiché questi potrebbero influenzare le immagini ottenute.
Infine, è bene informare il medico anche dell'eventuale assunzione di integratori di calcio o altri farmaci per l'osteoporosi.
Dove effettuare una MOC Dexa in totale sicurezza
Effettuare la MOC per l'osteoporosi è fondamentale per individuare precocemente la presenza della patologia e mettere in atto tutte le strategie preventive per evitare l'aumento del rischio di fratture e un’ulteriore perdita di densità ossea.
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