La TC Cone Beam per lo studio dei seni paranasali consente di usufruire di una conoscenza ottimale delle deviazioni del setto e delle formazioni addensanti in generale. Questo esame, inoltre, permette di studiare le settature antrali nella prospettiva di accessi chirurgici per osteo-integrazioni e la pervietà dei complessi ostio-meatali.
La TC Cone Beam ha il pregio di poter essere utilizzata anche per persone di giovane età, grazie alla quantità modesta di radiazioni che la contraddistingue. Vi si ricorre tra l’altro per esaminare le lesioni cistiche e le lesioni semicistiche, così come la loro tendenza a erodere le strutture viciniori o a impegnare gli spazi circostanti.
Perché c’è bisogno della TC Cone Beam per lo studio dei seni paranasali
L’esame può riguardare, poi, la pneumatizzazione dei turbinati, la morfologia e le simmetrie delle conche nasali e il livello di compromissione della mucosa di rivestimento parietale, in modo che possano essere individuate eventuali iperplasie o ipertrofie della mucosa stessa. Come si può intuire, la TC Cone Beam mette a disposizione una mole di informazioni molto consistente, ed è preziosa anche per scopi medico legali, oltre a favorire una programmazione più efficace degli atti medici chirurgici.
A chi rivolgersi per la TC Cone Beam
Per essere certi che la TC Cone Beam venga eseguita nel modo più accurato possibile e che l’esame venga pianificato in maniera ottimale, il consiglio è quello di sottoporsi all’esame in una struttura specialistica di radiologia con esperienza nella patologia odonto-maxillo-facciale: ciò assicura i più elevati standard di qualità per il post-processing dell’esame e consente di conservare un filo diretto tra il terapeuta e il diagnosta.
I vantaggi offerti dalla procedura sono molteplici, e hanno a che fare tra l’altro con la velocità con la quale questo esame può essere eseguito: sono sufficienti meno di 30 secondi, infatti, perché la TC Cone Beam possa essere portata a termine. È necessario che il paziente nel corso dell’acquisizione resti per quanto possibile immobile, anche se comunque l’esame è compromesso da artefatti da movimento solo in casi molto rari.
Quando conviene utilizzare la TC Cone Beam
Per un approccio moderno ed efficace allo studio dei seni paranasali e in generale alla patologia rino-sinusale, il Cone Beam costituisce uno strumento da cui non si può prescindere. Un tomografo volumetrico a bassa dose, infatti, garantisce una minima erogazione delle radiazioni prodotte.
La differenza tra una TC tradizionale e una TC Cone Beam è evidente: la prima produce radiazioni fino a 20 volte di più rispetto alla seconda. Non solo: l’entità delle radiazioni erogate da una TC Cone Beam è pari a quella dovuta all’esposizione alla radiazione di fondo BERT per quasi una settimana. BERT è l’acronimo di Background Equivalent Radiation Time, e indica una radiazione a cui tutti noi siamo sottoposti ogni giorno.
Le potenzialità della TC Cone Beam
Grazie all’impiego di un software, la TC Cone Beam può essere personalizzata e adattata alle esigenze più diverse. Per esempio è possibile sezionare il volume per tutti i piani dello spazio o inclinarlo come si vuole. In questo modo sono garantite ricostruzioni per l’asse anatomico migliore per ognuna delle strutture di interesse, che in genere sono orientate tra loro in modo differente. Questo aspetto è molto importante in modo particolare per correggere le imprecisioni di posizionamento del paziente che sono molto comuni.
Che cos’è la Cone Beam
Indicata anche con la sigla CBCT, che sta per Cone Beam Computed Tomography, la TC Cone Beam è una tomografia computerizzata a fascio conico: in altri termini si attua attraverso dei raggi X che hanno la forma di cono come tecnica di imaging biomedico.
Nel corso della scansione, lo scanner si muove intorno al capo della persona che si sta sottoponendo all’esame e permette di ottenere centinaia di immagini differenti, che vengono ricostruite dal programma che raccoglie i dati. A quel punto si ottengono le informazioni anatomiche richieste.
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