La radiografia del piede è un esame che permette di ottenere un'immagine attraverso la quale le ossa e lo scheletro vengono evidenziate in maniera diversa rispetto alla pelle e ai muscoli, cioè i tessuti molli: le ossa, infatti, risultano più chiare dal momento che hanno una struttura più compatta. A occuparsi della radiografia, esame diagnostico di fondamentale importanza, non può che essere un medico radiologo.
L'impiego di raggi X fa sì che essi si imprimano su una pellicola in modo fotografico dopo aver attraversato il corpo umano. Le tecniche RX che vengono utilizzate al momento danno vita a un'immagine digitale che, a seconda dei casi, può essere elaborata attraverso un rilevatore o scannerizzata: nella prima circostanza si parla di digital radiography, mentre nella seconda di computed radiography. Oggi si è abituati a fare riferimento ancora alle lastre, almeno nel parlare, ma in realtà i risultati vengono forniti su DVD o CD in formato digitale.
Perché c'è bisogno di una radiografia del piede
Sono diverse le situazioni in cui si può riscontrare la necessità di una radiografia del piede: per esempio in presenza di un processo degenerativo che causa un'alterazione delle articolazioni e delle ossa, determinando problemi di mobilità o dolore cronico (è ciò che si verifica nei soggetti che soffrono di artrosi). La radiografia serve, poi, in caso di frattura, a prescindere dal fatto che essa sia dovuta a un trauma o a una debolezza ossea provocata da una lesione già presente.
I raggi X sono utili anche per mettere in evidenza lo stato di usura e le condizioni della cartilagine delle articolazioni e quando si ha a che fare con processi infettivi o infiammazioni. In seguito a una frattura, il ricorso a una radiografia è indispensabile per controllare che l'osso sia guarito, attraverso la valutazione della formazione del callo osseo; lo stesso dicasi per chi si sottopone a operazioni chirurgiche che coinvolgono le ossa, per esempio per l'inserimento di chiodi o protesi.
A che cosa serve la radiografia del piede
Non è tutto: questo tipo di radiografia può essere chiamata in causa anche per monitorare o per escludere l'esistenza di una malattia di tipo tumorale, sia che si tratti di lesioni focali benigne, sia che si tratti di lesioni focali maligne. Nel caso in cui un paziente soffra di un problema ai legamenti o di una tendinite, inoltre, la radiografia è in grado di individuare i segni indiretti di un infortunio - una calcificazione, per esempio - anche senza ottenere immagini. Sono 26 le ossa del piede, distribuite tra le falangi, il metatarso e il tarso. La radiografia digitale assicura immagini migliori rispetto a quelle che si ottenevano in passato con la tecnologia analogica, per una diagnosi più efficace.
Come si svolge la radiografia al piede
Eccezion fatta per le donne in gravidanza, tutti si possono sottoporre senza correre rischi a una radiografia al piede. Questo esame, per altro, non prevede specifiche norme di preparazione: non c'è bisogno di sospendere eventuali terapie farmacologiche che si stanno seguendo né è richiesto il digiuno. La radiografia è sicura, non invasiva e di facile esecuzione: non essendo usato il mezzo di contrasto, non c'è pericolo di reazioni allergiche. Le dosi di radiazioni che al giorno d'oggi vengono impiegate per tale esame sono decisamente inferiori rispetto al passato, e ciò vale anche per i tempi di esposizione. I rischi e gli effetti sull'organismo delle radiazioni, dunque, sono molto ridimensionati, specialmente nel caso in cui vengano adottate le procedure di schermatura più recenti e le apparecchiature di ultima generazione.
Quanto dura l'esame
Per una radiografia al piede non ci vogliono più di 5 minuti: solo nel caso in cui vi sia bisogno di avere più immagini possono essere richiesti tempi più lunghi. Il piede viene posizionato in corrispondenza della strumentazione radiografica; il tutto si svolge in una saletta protetta. A meno che non sia impossibile (per esempio per colpa di una frattura o di un dolore molto intenso), l'esame deve essere eseguito sotto carico, e cioè con il paziente in piedi.
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