L'angio TAC è un raffinato strumento di indagine, un ponte tecnologico che ci permette di esplorare il labirinto di arterie e vasi che nutrono i nostri organi, alla ricerca di anomalie o malattie che possono minare l'integrità del sistema vascolare. Questa procedura si avvale di una simbiosi tra la precisione della tomografia computerizzata (TAC) e l'efficacia di un mezzo di contrasto, introdotto nel corpo del paziente, che funge da faro, illuminando il percorso dei vasi sanguigni.
Si tratta di un esame molto utile per diagnosticare e prevenire diverse condizioni, come aneurismi, stenosi, trombi, malformazioni o lesioni traumatiche dei vasi. Inoltre, può essere usato per pianificare o valutare l'esito di interventi chirurgici o trattamenti endovascolari.
In questo articolo ti spiegheremo cos'è l'angio TAC, quali sono le sue tipologie e come si esegue.
Cos'è l'angio TAC
L'angio TAC è un acronimo che sta per angiografia con tomografia computerizzata. L'angiografia è un esame che studia la morfologia e la funzionalità dei vasi sanguigni, mentre la tomografia computerizzata è una tecnica di imaging che sfrutta i raggi X per ottenere immagini tridimensionali di una parte del corpo.
Questo esame diagnostico consiste nell'acquisire delle immagini dei vasi sanguigni dopo aver iniettato nel paziente un mezzo di contrasto iodato, che rende più opachi i vasi rispetto ai tessuti circostanti. Il mezzo di contrasto viene somministrato tramite una flebo in una vena del braccio o della mano e raggiunge i vasi da esaminare attraverso il flusso sanguigno.
Le immagini ottenute con l'angio TAC sono molto dettagliate e permettono di visualizzare i vasi sanguigni in tutti i piani dello spazio. Inoltre, grazie a un software apposito, è possibile ricostruire le immagini in modo tridimensionale o in proiezione assiale (come se si guardasse il vaso dall'interno).
L'angio TAC è un esame indolore e non invasivo, che richiede solo l'inserimento di un ago per la somministrazione del mezzo di contrasto. La durata dell'esame varia a seconda del distretto vascolare da studiare, ma in genere non supera i 15-20 minuti.
Tipologie di angio TAC
Esistono diverse tipologie di angio TAC a seconda del distretto vascolare da esaminare. Le più comuni sono:
Angio TAC cerebrale
Studia il circolo arterioso intracranico e le sue eventuali anomalie, come aneurismi, malformazioni artero-venose o stenosi. Può essere utile anche per valutare il grado di vascolarizzazione di una lesione cerebrale, come un tumore o un infarto.
Angio TAC carotideo-vertebrale
Studia le arterie carotidi e vertebrali, che portano sangue al cervello, e le loro eventuali anomalie, come stenosi, placche aterosclerotiche o dissecazioni. Può essere utile anche per valutare il rischio di ictus ischemico o emorragico.
Angio TAC toracico
Studia l'aorta toracica e i suoi rami, come le arterie polmonari, le arterie coronarie e le arterie bronchiali, e le loro eventuali anomalie, come aneurismi, dissecazioni, trombi o emboli. Può essere utile anche per valutare il cuore e le sue valvole.
Angio TAC addominale
Studia l'aorta addominale e i suoi rami, come le arterie renali, le arterie mesenteriche e le arterie iliache, e le loro eventuali anomalie, come aneurismi, stenosi, trombi o emboli. Può essere utile anche per valutare gli organi addominali e la loro vascolarizzazione.
Angio TAC periferico
Studia le arterie degli arti inferiori e superiori e le loro eventuali anomalie, come stenosi, occlusioni o lesioni traumatiche. Può essere utile anche per valutare la presenza di ischemia o di ulcere vascolari.
Angio TAC polmonare
Studia le arterie polmonari e le loro eventuali anomalie, come trombi o emboli. Può essere utile anche per valutare la presenza di ipertensione polmonare o di malattie interstiziali.
Come si esegue l'angio TAC
L'angio TAC si esegue in una sala apposita dotata di un'apparecchiatura per la TAC. L'apparecchiatura consiste in un grande anello (gantry) che contiene una sorgente di raggi X e un rivelatore di immagini. Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino che scorre all'interno dell'anello.
Prima dell'esame, il paziente deve togliersi gli oggetti metallici che potrebbero interferire con i raggi X, come gioielli, occhiali o protesi dentarie. Inoltre, deve segnalare al medico eventuali allergie al mezzo di contrasto o ad altri farmaci, eventuali patologie renali o tiroidee, eventuali gravidanze in corso o sospette.
Il medico inserisce una flebo in una vena del braccio o della mano del paziente e collega una siringa contenente il mezzo di contrasto iodato.
Il paziente deve rimanere immobile durante l'esame e seguire le istruzioni del medico, che può chiedergli di trattenere il respiro per alcuni secondi al fine di evitare movimenti respiratori che potrebbero alterare la qualità delle immagini.
Dopo l'esame, il paziente può riprendere le sue normali attività, salvo diversa indicazione del medico. Inoltre deve bere molta acqua per favorire l'eliminazione del mezzo di contrasto attraverso le urine.
Le immagini ottenute con l'angio TAC vengono elaborate da un computer e visualizzate su uno schermo. Il medico radiologo analizza le immagini e redige un referto che viene consegnato al paziente o al medico curante.
Rischi dell'angio TAC
L'angio TAC è un esame sicuro e ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti. Tuttavia, comporta alcuni rischi legati alla dose di radiazioni ionizzanti e al mezzo di contrasto.
La dose di radiazioni ionizzanti a cui viene esposto il paziente durante l'angio TAC è superiore a quella di una radiografia convenzionale, ma inferiore a quella di una TAC classica. Questa dose può variare a seconda del distretto vascolare da esaminare e della tecnica utilizzata.
Per ridurre al minimo il rischio di radiazioni ionizzanti, si raccomanda di eseguire l'angio TAC solo quando è strettamente necessario e di seguire le indicazioni del medico e del personale sanitario.
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