L'apparato respiratorio può essere interessato da malattie che compromettono il corretto funzionamento di uno o più organi da cui dipende la respirazione e – quindi - la capacità dell'organismo umano di ottenere l'ossigeno che gli serve per la produzione di energia. I canali attraverso i quali l'aria viene veicolata sono la trachea, la gola e il naso, mentre gli organi coinvolti in misura maggiore nella respirazione sono i polmoni.
Le malattie dei bronchi
Tra le patologie che interessano i bronchi ci sono la broncopneumopatia cronica ostruttiva, l'asma bronchiale e la bronchite. Quest'ultima consiste in un'infiammazione della mucosa dei bronchi, che di solito si manifesta come conseguenza o complicazione di altre malattie. L'inalazione di sostanze irritanti e il fumo sono i principali fattori predisponenti delle bronchiti, che compaiono più di frequente in soggetti il cui fisico è debilitato. La broncopneumopatia cronica ostruttiva, invece, è determinata da un'infiammazione cronica delle vie aeree; spesso indicata con la sigla BPCO, è considerata un'affezione cronica progressiva che limita il flusso aereo a causa dell'ostruzione dei bronchi, ma può coinvolgere anche i polmoni. L'asma bronchiale, infine, può essere allergica o non allergica: nel primo caso l'allergene può avere un effetto sporadico o perenne. Tale malattia si contraddistingue per uno spasmo dei bronchi che provoca dispnea, cioè difficoltà di respiro.
Che cos'è l'insufficienza respiratoria
Nelle cellule del corpo umano, gli zuccheri vengono bruciati in presenza di ossigeno in modo che si abbia a disposizione l'energia necessaria per la vita. Le cellule ottengono l'ossigeno di cui hanno bisogno attraverso il sangue, il quale provvede anche ad allontanare l'anidride carbonica. Un'insufficienza respiratoria si verifica nel momento in cui non c'è un apporto costante e prolungato di ossigeno fresco. Fermo restando il valore fondamentale degli esami diagnostici, vale la pena di mettere in evidenza che lo specialista più appropriato per eseguirli va individuato nel medico radiologo.
L'influenza e la polmonite
Nel novero delle patologie dell'apparato respiratorio non si può fare a meno di citare l'influenza, una malattia di tipo virale. Come noto, sono diversi i virus influenzali con cui si può avere a che fare. Il virus A è il più pericoloso, dal momento che è in grado di alterare la struttura esterna e di favorire la comparsa di sottotipi nuovi. Poiché la popolazione non sarebbe ancora immunizzata nei confronti di tali sottotipi, la malattia si potrebbe diffondere in modo rapido, addirittura su scala mondiale. Quando si parla di polmonite, invece, si è in presenza di una malattia che colpisce gli alveoli polmonari, i quali si infiammano e compromettono la funzione respiratoria essendo pieni di liquido.
La tubercolosi
Anche se il suo nome può far venire in mente tempi lontani, la tubercolosi è ancora oggi un pericolo da cui è bene mettersi in guardia. Quasi sempre essa coinvolge i polmoni, benché ogni parte del corpo possa potenzialmente essere interessata. L'infezione primaria non sempre dà origine a sintomi riscontrabili, il che vuol dire che non è detto che sia facile rendersi conto del primo contatto con il germe. In sostanza, la malattia vera e propria si può originare anche a distanza di anni, quando l'infezione primaria si riacutizza e diventa attiva. Si stima che solo 1 persona su 10, tra quelle che sono state infettate dal batterio della tubercolosi, arrivi a sviluppare nel corso della propria vita la malattia.
La rinite allergica e l'asma
Una patologia che viene riscontrata con una certa frequenza è la rinite allergica: si tratta di un'infiammazione dovuta alla mucosa del naso che reagisce a contatto con specifiche sostanze. Essa non deve essere confusa, ovviamente, con il più classico raffreddore, che è di origine virale. Il raffreddore corrisponde a un'infiammazione acuta della mucosa della faringe e del naso, e - come tutti noi sappiamo - è decisamente contagioso. Infine, non ci si può dimenticare dell'asma allergica, un'ostruzione delle vie aeree e, in particolare, dei bronchioli, che sono diramazioni sottili dei bronchi. L'asma allergica nella maggior parte dei casi è reversibile, e si può presentare in maniera spontanea o come conseguenza di una terapia a base di farmaci a cui ci si è sottoposti.
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