La RX della colonna vertebrale è un esame radiologico che viene eseguito tramite l’impiego di raggi X, i quali si imprimono fotograficamente dopo aver attraversato il corpo umano. In questo modo è possibile ottenere immagini digitali che a seconda dei casi possono essere elaborate attraverso un rilevatore o scannerizzate: nella prima circostanza si parla di digital radiography, mentre nella seconda si parla di computed radiography.
Oggi, insomma, si menzionano le lastre radiografiche in maniera impropria, anche perché i risultati degli esami in realtà sono forniti su CD o DVD, in formato digitale. Le immagini delle RX colonna vertebrale evidenziano lo scheletro e le ossa in maniera diversa rispetto alla pelle e ai muscoli, in quanto la struttura delle ossa è più compatta di quella dei tessuti molli.
Quando fare la Rx colonna vertebrale
Non è necessario sottoporsi ad alcun tipo di preparazione specifica ai fini dello svolgimento di questo esame, che si può eseguire anche a stomaco pieno e nel corso di terapie farmacologiche in atto. Prima della radiografia, quindi, non occorre evitare di bere acqua o rimanere a digiuno.
La Rx colonna vertebrale viene prescritta quando si ha la necessità di valutare una lordosi, una scoliosi, una cifosi o un’altra deformazione della colonna. Le immagini ottenute riguardano il tratto dorsale, quello cervicale e quello lombo-sacrale: così si è in grado di verificare deformazioni degli assi di carico degli arti inferiori o alterazioni che possono essere acquisite (per esempio a causa di una postura scorretta), congenite, dovute a un evento traumatico o frutto di un processo degenerativo.
Come si svolge l’esame
Lo specialista più indicato per svolgere questo esame è, ovviamente, il medico radiologo. Eccezion fatta per le donne in gravidanza, chiunque può sottoporsi a una Rx della colonna vertebrale, dal momento che si tratta di un esame sicuro, per nulla invasivo e facile da eseguire.
Il ricorso a strumenti radiologici di ultima generazione, infatti, annulla qualsiasi rischio correlato alle conseguenze delle radiazioni sul corpo umano, sia perché le dosi di radiazioni che vengono utilizzate sono contenute, sia perché il tempo di esposizione è molto limitato.
I rischi, inoltre, si sono ridotti ancora di più, rispetto al passato, in virtù dell’impiego di innovative procedure di schermatura per mezzo delle quali anche le parti del corpo più radiosensibili possono essere protette.
Quanto tempo ci vuole
Non ci vogliono più di dieci minuti per portare a termine una Rx della colonna vertebrale, e solo in caso di esami molto complessi possono essere richiesti tempi un po’ più lunghi. A meno che non abbia problemi di mobilità, il paziente può ritornare a casa immediatamente e mettersi alla guida, ritornando a svolgere tutte le normali attività della vita quotidiana: per questo non serve che venga accompagnato.
A seconda delle necessità il paziente nel corso dell’esame può restare in piedi o stendersi sul lettino radiografico. In quest’ultimo caso, il soggetto è a riposo; nel primo caso si parla di radiografia sotto carico, proprio perché la colonna sostiene il carico del corpo. Sono due le proiezioni radiografiche che vengono realizzate, una laterale e l’altra antero-posteriore.
A chi serve la Rx colonna vertebrale
Fisiatri, ortopedici e pediatri possono richiedere questo genere di radiografia allo scopo di tenere sotto controllo e valutare la crescita strutturale nei bambini e negli adolescenti, ma anche le persone anziane possono essere monitorate con l’aiuto di una RX della colonna vertebrale, a maggior ragione nel caso in cui esse abbiano una protesi al ginocchio o all’anca.
I soggetti della terza età colpiti da artrosi, a loro volta, possono sottoporsi all’esame, che in questo caso serve a riscontrare errori posturali o dismetrie. Si parla di dismetrie per indicare una alterazione dell’esecuzione dei movimenti volontari dovuta a una lesione del midollo spinale: in tale circostanza le attività motorie non sono coordinate. La radiografia può essere totale o parziale (per esempio può riguardare solo la colonna lombo-sacrale).
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