Spesso trovare un centro per sottoporsi ad un esame di mammografia a Roma è davvero un impegno, magari in periodi in cui si ha urgenza e paura. La mammella per la donna è un organo che svolge tre funzioni nobili: materna, estetica e sessuale.
La mammella è costituita da tessuto ghiandolare, adiposo e fibroso; quest’ultimo fa da impalcatura alla ghiandola, ricca di vasi sanguigni, linfatici e fasci nervosi. Durante lo sviluppo sessuale i cambiamenti della ghiandola mammaria avvengono principalmente a seguito dello stimolo dei due principali ormoni femminili: estrogeni e progesterone. Le cellule che costituiscono la ghiandola mammaria si riproducono continuamente sia per generare il ricambio con nuove cellule, sia per riparare quelle danneggiate. Il processo di riproduzione e crescita cellulare è molto complesso e regolato da molteplici geni.
In condizioni di normalità questo processo avviene secondo un programma naturale, in modo preciso e regolare. Purtroppo l’invecchiamento e vari fattori ambientali possono danneggiare questi geni, stabilendo una crescita anomala e incontrollata delle cellule che costituiscono il rivestimento interno dei dotti con il conseguente sviluppo di un tumore al seno.
Dove fare la mammografia a Roma?
Gli esami diagnostico-strumentali oggi sono disponibili per la mammografia a Roma su tutto il territorio della città. Il nostro Centro a Roma è partner di LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumori, e consiglia alle pazienti controlli annuali per un’efficace diagnosi precoce, che consenta di poter individuare il tumore in una fase iniziale della sua crescita, quando ancora non dà segno di sé e non è palpabile e comunque in una fase in cui si spera che non si sia ancora diffuso ai tessuti extra-ghiandolari.
Presso il nostro Centro, Clinical Medical Consulting a Roma, è possibile eseguire la mammografia al seno con il sistema Hologic 3D MammographyTM di Selenia® Dimensions® che consente una accurata scansione della ghiandola mammaria per ottenere immagini ad elevata risoluzione spaziale con una dose di radiazioni sostanzialmente sovrapponibile a quella della mammografia tradizionale. La durata della acquisizione delle immagini con tomosintesi avviane in 3,7 secondi, a prescindere dalle dimensioni della mammella. La compressione delle mammelle durante la mammografia a detta delle pazienti che si sono già sottoposte all’esame è del tutto accettabile e non raggiunge la soglia del dolore.
Il cancro al seno è il tumore più frequente della donna e la sua incidenza è particolarmente elevata nei paesi occidentali e ad economia più avanzata. In Italia una donna su otto si ammala di tumore alla mammella. Fortunatamente però da oltre 15 anni si registra una progressiva riduzione della mortalità per questa neoplasia. Una distinzione più importante è quella fra carcinoma infiltrante e carcinoma in situ:
- nel Carcinoma in sito le cellule neoplastiche sono confinate all’interno dei dotti o dei lobuli mammari e non infiltra nel tessuto circostante,
- nel Carcinoma infiltrante le cellule tumorali oltrepassano la parete dei dotti e dei lobuli infiltrando i vasi linfatici e sanguigni presenti nel tessuto connettivo di sostegno.
Come prevenire il tumore al seno?
Le strategie preventive si basano su tre approcci ben precisi:
- la prevenzione primaria comprende tutti quei suggerimenti finalizzati a prevenire l’insorgenza del tumore: alimentazione corretta, astensione dal fumo, allattamento al seno, diagnostica genetica;
- la prevenzione secondaria si fa con la diagnosi precoce;
- la prevenzione terziaria è spesso attuata mediante la asportazione di piccole lesioni e previene il diffondere della patologia in altri tessuti (metastasi) e l’insorgenza di complicanze.
Compito della radiologia mediante gli esami strumentali a disposizione (ecografia e mammografia digitale con tomosintesi) è fare prevenzione secondaria.
Quali sono gli esami per scoprire il tumore al seno?
La diagnostica clinica non strumentale mediante l’esame obiettivo (attraverso i sensi del medico) è il primo approccio alla donna e di solito consente di fare diagnosi di tumore della mammella in fase già localmente avanzata ricercando i seguenti segni che risultano evidenti alla ispezione e palpazione delle mammelle:
- la cute della mammella mostra aspetto “a buccia d’arancia” e/o il capezzolo appare retratto;
- c’è la comparsa spontanea di secrezioni dal capezzolo, soprattutto se di colore rosa o ematico e soprattutto se la secrezione è da un singolo dotto;
- alla palpazione della mammella o del cavo ascellare si nota la comparsa di una tumefazione;
- la mammella appare rossa e aumentata di volume.
Non deve suscitare allarme invece se si accusa periodicamente dolore o senso di tensione soprattutto in corrispondenza del ciclo.
Di solito con la semplice visita medica o con l’autopalpazione si riescono ad individuare i tumori nodulari di dimensioni intorno ai 2 cm di diametro. Con gli esami strumentali (ecografia e mammografia, meglio se contestuali) la diagnosi è molto più precoce e quindi la prevenzione secondaria molto più efficace.
Mammografia a Roma
La mammografia è la tecnica più idonea e valida nel diagnosticare, con una metodologia piuttosto semplice, la maggior parte dei tumori della mammella in fase iniziale, prima ancora che siano palpabili. Per questo motivo la mammografia e attualmente la tecnica più appropriata che può essere utilizzata come esame di routine in un programma di screening e alla quale non si deve mai rinunciare nelle donne con più di 40 anni. Oggi la mammografia può essere fatta con apparecchiature digitali che migliorano la qualità delle immagini con un efficace rapporto dose di radiazioni/beneficio diagnostico, come il nostro Hologic 3D MammographyTM di Selenia®, presente nel nostro Centro a Roma, in Via Lorgna, 30.
Chi legge le mammografie e scrive il referto per legge è esclusivamente il medico chirurgo specialista in Radiologia, un professionista che ha seguito un percorso universitario prima di Laurea e abilitazione in Medicina e Chirurgia, poi di Specializzazione in Radiologia diagnostica, spesso ha eseguito anche ulteriori corsi e master e ha esperienza specifica in materia. Chi esegue l’esame posizionando la Paziente davanti il mammografo è il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM), un professionista con formazione universitaria di almeno tre anni e iscritto all’Ordine dei TSRM.
In gergo si sente spesso parlare della figura del Senologo che in realtà non esiste, non esistendo alcuna specializzazione universitaria in senologia. Spesso si usa la parola senologo per indicare una esperienza specifica del professionista che approccia da diversi punti di vista il problema della patologia mammaria: Chirurgo senologo, Ginecologo senologo, Oncologo senologo e Radiologo senologo.
Nel nostro Centro a Roma l’approccio alla patologia mammaria è esclusivamente mediante diagnostica clinica e strumentale e ogni paziente che si rivolge a noi riceverà una accurata visita clinica da medici specialisti con pluriennale esperienza in materia e con l’ausilio della più moderna tecnologia strumentale.
Quanto costa la mammografia?
Il costo dell’esame proposto è il più basso possibile in base alle regole della libera concorrenza ed è determinato dall’elevatissimo costo di acquisto e manutenzione delle apparecchiature strumentali e in quota percentuale dal compenso dei professionisti che hanno tutti seguito percorsi di studio lunghi e faticosi e devono costantemente tenersi aggiornati mediante corsi e congressi obbligatori e certificati (Educazione Continua in Medicina – ECM). Nel nostro centro, in Via Lorgna, 30 a Roma, i materiali di consumo sono ridotti al minimo nel rispetto dell’ambiente ed hanno pertanto una incidenza del tutto irrisoria sul costo dell’esame.
Quanto costa mamografia e ecografia mamara in 3d
Il costo dell’esame è 130€. Con la promozione in corso 80€