La mammografia 3D è lo strumento che consente di individuare in modo precoce il tumore al seno e, di conseguenza, incrementa le probabilità di contrastarlo con successo e di sconfiggerlo. Si tratta di una tecnologia di visualizzazione di immagini in alta definizione frutto della notevole evoluzione compiuta nel corso degli ultimi anni dalla ricerca. Ogni anno sono circa 48mila i nuovi casi di tumore alla mammella che vengono registrati: una malattia che interessa una donna ogni otto. Insieme con l’ecografia, in ambito radiologico la mammografia 3D si rivela indispensabile come nuova tecnologia utile per il trattamento del tumore al seno. Lo specialista più indicato per la sua esecuzione è il medico radiologo.
La prevenzione del tumore al seno
Se è vero che il cancro al seno costituisce ancora oggi la prima causa di decesso fra le donne, ecco che il ricorso a strumenti all’avanguardia e visite specialistiche rappresenta la sola arma di prevenzione a cui ci si possa affidare.
La mammografia 3D è in prima posizione tra gli esami di primo livello che devono essere compiuti per lo screening. Con la tomosintesi, ormai, si può vedere al di là di ciò che si era in grado di visualizzare in 2D: la nuova tecnologia permette di studiare la mammella suddividendola virtualmente in strati dallo spessore di 1 millimetro.
Perché è importante la mammografia 3D
Allo stato attuale nessuna indagine garantisce risultati più efficaci rispetto alla mammografia nell’ambito della diagnostica per immagini. Ecco perché il suo utilizzo si può considerare routinario. La tecnologia di visualizzazione di immagini in tre dimensioni è consigliata per le donne di età compresa tra i 40 e i 69 anni: è questa, infatti, la fascia di popolazione che viene colpita più di frequente dal cancro al seno. Tuttavia, è consigliabile sottoporsi ad accertamenti diagnostici già dai 35 anni di età nel caso in cui si abbia alle spalle una storia familiare di tumori al seno.
Come funziona
Che si parli di tomosintesi della mammella o di mammografia 3D, il meccanismo di funzionamento è sempre lo stesso: si tratta, infatti, di una tecnologia che mettendo a disposizione immagini in tre dimensioni consente di verificare da varie angolazioni lo stato della mammella. Nel corso dell’esame, la mammella viene mantenuta ferma e sottoposta a una scansione di breve durata. Come si può facilmente intuire, con la tecnologia 3D si ha la possibilità di notare aspetti e dettagli che non possono essere identificati con la mammografia 2D tradizionale: infatti, eventuali alterazioni possono essere riscontrate, attraverso le immagini in alta definizione, anche in fase precoce.
I vantaggi della tecnologia 3D
Ma i benefici che derivano dall’adozione di questo tipo di tecnologia sono parecchi: non solo perché la mammografia 3D garantisce una localizzazione molto precisa delle eventuali lesioni interne alla mammella, ma anche perché viene diminuita la dose complessiva di raggi emessi. Per di più, non ci sono più problemi relativi alla sovrapposizione dei tessuti.
La tomosintesi non è altro che una radiografia della mammella che visualizza in maniera separata elementi che si trovano a profondità differenti: ciò avviene in virtù dell’acquisizione di molteplici proiezioni bidimensionali a bassa dose. I dati che vengono acquisiti con il tubo rx posizionato con detettore fermo attorno alla mammella sono poi ricostruiti in vari strati ad alta risoluzione.
L’evoluzione della tecnologia
Il 3D consente di sopperire a tutti gli svantaggi e agli inconvenienti della mammografia tradizionale: in questo caso, infatti, la visibilità di lesioni maligne può essere messa a repentaglio dalla sovrapposizione di un tessuto fibroghiandolare molto denso. La mammografia 3D, pertanto, riduce il rischio di falsi negativi; ma, al contempo, limita anche la possibilità di falsi positivi, e cioè la probabilità di sovradiagnosticare lesioni dubbio.
Quello che viene definito rumore anatomico, che rende le mammografie classiche meno sensibili e accurate, viene meno con la tomosintesi: il movimento del tubo assicura vari angoli di acquisizione per un certo arco, con un miglioramento notevole della visibilità dei margini.
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