Le ecografie di cute e sottocute (diversamente anche chiamate ecografie dei tessuti molli) sono esami diagnostici che permettono di valutare le dimensioni di una tumefazione che, a seconda dei casi, si trova sotto la pelle o comunque negli strati superficiali del corpo.
Questo tipo di accertamento non è invasivo e permette di studiare le lesioni della pelle o dei tessuti sottostanti attraverso gli ultrasuoni: si tratta di onde sonore ad alta frequenza che non determinano alcun pericolo per i tessuti del corpo umano.
Ecco, quindi, che è possibile studiare le lesioni e verificare il loro sviluppo in profondità, così come i rapporti con i vasi sanguigni e le strutture profonde.
Quando c’è bisogno di questa ecografia
L’analisi delle tumefazioni viene eseguita con il supporto della funzione color-doppler, per mezzo della quale è possibile studiare anche la vascolarizzazione delle lesioni, le ernie, i linfonodi, i lipomi, le cisti, i noduli cutanei, e così via.
L’esame non comporta alcun rischio ed è del tutto innocuo. Il paziente non deve sottoporsi a una preparazione particolare, e la durata complessiva dell’esame è di una decina di minuti.
Il medico radiologo applica sulla superficie della pelle una piccola quantità di gel, per poi appoggiare sopra la cute la sonda che è connessa con il dispositivo ecografico.
Nel momento in cui la sonda viene mossa in corrispondenza della parte anatomica in esame, vengono prodotte delle fedeli sezioni anatomiche delle strutture che si stanno esaminando. L’ecografia di cute e sottocute non comporta alcuna controindicazione.
Le indicazioni fornite
Attraverso una ecografia della cute, del sottocute e dei tessuti molli si ha la possibilità di riscontrare eventuali patologie che riguardano gli organi superficiali che fanno parte del tessuto adiposo sottocutaneo.
Sono diverse le patologie per le quali può essere richiesto questo esame: per esempio le neoformazioni palpabili del sottocute, ma anche i lipomi sottocutanei o sottofasciali e le linfoadenopatie delle comuni stazioni linfonodali superficiali.
Non vanno dimenticate, poi, le ernie: quella ombelicale, quella inguinale e quella epigastrica, così come le altre ernie della parete addominale e la diastasi dei muscoli retti.
Come viene effettuato l’esame
Il paziente che deve sottoposti a una ecografia di cute e sottocute viene fatto mettere solitamente in posizione supina, cioè a pancia in su.
La parte del corpo oggetto di valutazione viene scoperta in modo che possa essere applicato del gel: quest’ultimo funge da interfaccia fra la pelle e la sonda ecografica in modo che non ci siano bolle di aria che potrebbero rappresentare una barriera per le onde ecografiche.
Non c’è bisogno di sospendere i farmaci che si assumono. Non ci sono effetti indesiderati, se non in presenza di organi infiammati che potrebbero dolere.
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