Chi ha bisogno di prenotare una o più ecografie a Roma può essere interessato a scoprire come si svolgono questi esami e se si corre il rischio di avvertire dolore: ecco, dunque, tutto ciò che c'è da sapere in fatto di ecografie.
Che cosa sono le ecografie
Le ecografie sono metodi di diagnosi strumentale ripetibili che non provocano effetti biologici di alcun genere sui tessuti. Note anche con il nome di ecotomografie, permettono di visualizzare:
- le strutture tendinee,
- quelle muscolari,
- quelle sottocutanee,
- i vasi sanguigni,
- gli organi,
- le ghiandole tramite gli ultrasuoni che provengono da sonde ad hoc.
Le ecografie non hanno alcun tipo di controindicazione e, non a caso, possono essere utilizzate per le donne in gravidanza. L'ecografia ostetrica, infatti, permette di effettuare diagnosi prenatale, valutando – ad esempio - la crescita del feto, segnalando il numero di embrioni, favorendo l'identificazione di potenziali malformazioni, permettendo di calcolare la quantità presente di liquido amniotico, e così via.
A cosa servono le ecografie
Le ecografie possono essere impiegate per studiare e verificare le condizioni della maggior parte del corpo umano, escluse le parti interne alla scatola cranica e le strutture ossee. Vi si ricorre con l'obiettivo di rintracciare eventuali alterazioni patologiche a carico di uno o più organi (come per esempio un'atrofia, una deformazione o un ingrossamento), anche a fini preventivi, come avviene nel caso dello screening per il tumore al seno.
Le indagini ecografiche possono riguardare il feto in gravidanza, i vasi sanguigni del collo e degli arti, la tiroide, il cuore e le articolazioni.
La preparazione di un'ecografia
La preparazione di un'ecografia cambia a seconda della parte del corpo che deve essere presa in esame.
Nel caso in cui l'ecografia riguardi le regioni del collo non ci sono accorgimenti particolari da adottare; se, invece, devono essere esaminati fegato, colecisti o comunque organi con sede addominale superiore, è richiesto un digiuno di non meno di tre ore, preceduto da una dieta priva di bevande gassate e povera di frutta, verdura cotta e latticini.
Ancora, quando l'analisi riguarda la prostata, la vescica, l'utero o le ovaie, il paziente è tenuto a bere nell'ora che precede l'ecografia almeno un litro di acqua, che non deve essere urinata, per avere la vescica piena.
Infine, per una ecografia trans-rettale non ci sono limitazioni in relazione alla quantità di acqua o ai farmaci che possono essere assunti, ma è importante provvedere a una pulizia intestinale con clistere la mattina stessa dell’esame.
L'esecuzione di un'ecografia
Per eseguire un'ecografia il paziente deve tenere scoperta la zona del corpo che deve essere analizzata; quindi a seconda dei casi deve rimanere sdraiato su un fianco o in posizione supina su un apposito lettino.
Lo scorrimento della sonda attraverso la quale vengono trasmessi gli ultrasuoni viene agevolato da un gel atossico e trasparente: la sonda viene premuta contro la zona interessata. Nel frattempo, vengono registrate le immagini longitudinali e assiali. Se le sonde sono esterne, non si avverte alcun fastidio e tantomeno si prova dolore; tuttavia nel caso di sonde trans-vaginali o trans-rettali, che sono interne, ci possono essere dei disagi, seppur lievi. Di solito un'ecografia non dura più di venti minuti.
Gli specialisti delle ecografie
Le ecografie devono essere effettuate da un medico chirurgo, meglio se specialista in radiodiagnostica, e comunque con competenze specifiche maturate frequentando corsi universitari o master che lo abbiano formato nella conoscenza della tecnologia impiegata oltre che sulle tecniche di esecuzione degli esami. Il medico ecografista è responsabile dell'esecuzione delle prestazioni, oltre che della refertazione. Chi non è medico non è autorizzato a effettuare un'ecografia, né tantomeno a redigerne il referto.
I risultati delle ecografie
I risultati delle ecografie vengono forniti in tempo reale, dal momento che si tratta di indagini dinamiche in virtù delle quali gli specialisti interpretano le immagini che osservano nel momento stesso in cui gli esami vengono eseguiti. In pratica, tutto quello che viene visualizzato attraverso il monitor può essere decodificato all'istante e tradotto in termini clinici. La sintesi conclusiva viene riportata sul referto, in cui compaiono sia la descrizione delle immagini che la loro interpretazione.
Non è detto che il risultato di un'ecografia includa sempre una risposta esaustiva rispetto al quesito clinico di partenza: in alcuni casi, infatti, possono essere contenute indicazioni che invitino all'esecuzioni di indagini diagnostiche supplementari. Nella maggior parte dei casi i risultati delle ecografie sono forniti in maniera immediata.
Commenti