Tutto quello che c’è da sapere sull’ecografia epatica, a cosa serve e qual è la preparazione
Il fegato è l'organo più voluminoso della cavità addominale ed è fondamentale per il corretto funzionamento dell'intero organismo, grazie al ruolo metabolico che svolge.
Questo organo rappresenta una sorta di “laboratorio” a cui si attribuiscono circa 200 funzioni, come la produzione di bile, la sintesi di acidi grassi, il metabolismo, la distruzione dei globuli rossi e la produzione di glucosio.
Considerando l'importanza che questo organo e i suoi annessi ricoprono, è essenziale tenere sempre sotto controllo il suo stato di salute, in modo da diagnosticare preventivamente la presenza di eventuali patologie e monitorare il decorso di altre problematiche.
Vediamo, allora, che cos'è l'ecografia epatica, cosa serve e come si svolge questo esame tramite ultrasuoni.
Struttura del fegato e ruolo degli ultrasuoni nelle metodiche di indagine
A livello anatomico, il fegato è una ghiandola costituita da due lobi riccamente vascolarizzati. Si stima infatti, che circa il 13% del sangue del corpo passi attraverso il fegato in determinati momenti.
Oltre alla ghiandola principale, il fegato è costituito da grandi vasi sanguigni, dalle vie biliari e dalla cistifellea, chiamata anche colecisti, e dagli epatociti ovvero le cellule epatiche.
Quando è necessario studiare l'anatomia e la morfologia di questo organo e dei suoi annessi, è possibile utilizzare l’ecografia, un esame diagnostico che si basa sul principio dell'ultrasonografia.
In pratica, un fascio di ultrasuoni, così chiamati perché non sono udibili dall'orecchio umano, viene proiettato sull'area da esaminare, in questo caso la zona epatica, tramite un'apposita sonda ed un gel conduttore.
I tessuti colpiti dagli ultrasuoni tendono a rifletterli in modo variabile in base alla loro consistenza; la sonda stessa riceve queste onde riflesse e le trasforma in segnali elettrici, che verranno poi analizzati da un elaboratore computerizzato e trasformati in immagini dettagliate della morfologia dei tessuti e degli organi presi in esame.
Per capire l’ecografia epatica a cosa serve è necessario comprendere quali sono le problematiche legate a questo organo, ai suoi vasi, alle vie biliari e alla colecisti che questo esame permette di individuare, come ad esempio:
- Infezioni
- Noduli (comprendere anche se sono vascolarizzati oppure no)
- Calcoli biliari
- Fibrosi epatica
- Cisti
- Cirrosi epatica
- Forme tumorali benigne o maligne
- Steatosi epatica
- Altre anomalie di vie biliari o cistifellea
Inoltre, è possibile valutare la consistenza dell'organo e l'irrorazione sanguigna, oltre che l'eccessivo accumulo di grasso negli epatociti, proprio della steatosi. È anche possibile estendere lo studio ad altri organi addominali, per valutare la presenza di calcoli all'interno della cistifellea o lo stato di salute del pancreas.
Infine, questo esame con gli ultrasuoni permette anche di guidare il tragitto dell’ago durante una biopsia, un drenaggio epatico o il trattamento di tumori del fegato mediante ipertermia o laser.
Insomma, si tratta di una metodica di indagine estremamente importante nello studio di questo organo e nell'individuazione delle patologie associate alla ghiandola e a tutte le altre strutture che lavorano in sinergia con il fegato.
Ecografia epatica: a cosa serve e qual è la preparazione all'esame
Ora che abbiamo visto su cosa si basa l'ecografia epatica e a cosa serve, vediamo qual è la preparazione per questo esame e se esistono diete particolari da seguire prima di svolgerlo.
Gli esami ecografici sono indolori, non invasivi, di breve durata e quella al fegato non fa eccezione. Durante l'esame al fegato e alle vie biliari il paziente viene valutato in posizione supina, con il braccio destro alzato dietro la nuca.
Dopo aver applicato una piccola quantità di gel sulla pelle del paziente a livello addominale e sulla sonda, il radiologo appoggia e muove la stessa collegata all'apparecchiatura ecografica, in grado di produrre sezioni anatomiche e fedeli delle strutture esaminate.
La preparazione per l'ecografia epatica non richiede particolari norme e non ha delle controindicazioni da tenere in considerazione.
La durata è abbastanza breve, circa 10-15 minuti, e l'indicazione principale riguarda il fatto che il paziente deve osservare un digiuno di almeno 4-6 ore. Questo perché un aspetto molto importante che riguarda l'ecografia epatica, la dieta e la preparazione è relativo alla possibile presenza di gas intestinali, dal momento che l'eccessiva presenza di aria può limitare l'accuratezza dell'esame diagnostico.
Quindi, prima di sottoporsi ad un'ecografia epatica, bisogna sapere cosa mangiare e cosa evitare:
- è necessario limitare o evitare il consumo di tutti quei cibi che possano dare problemi di meteorismo e flatulenza, come legumi, latte e latticini, verdure, tuberi, formaggi vari, pane e pasta e bevande gassate.
- bisogna limitare sostanze “nervine” come tè, caffè e cacao.
- è vietato il consumo di alcolici.
- è permesso il consumo di carne, pesce, uova e acqua naturale.
Dove effettuare un’ecografia epatica a Roma
La preparazione per un’ecografia epatica non è complessa e riguarda, come accennato in precedenza, soprattutto l’assunzione di alcuni cibi che potrebbero compromettere la corretta visualizzazione anatomica di questa ghiandola.
Se vuoi sottoporti a questo esame in modo sicuro e affidabile, scegli il centro diagnostico Clinical Medical Consulting, specializzato in servizi di diagnosi per immagini di alta qualità, con personale qualificato e attrezzature moderne.
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