Parlare di sciatica o di sciatalgia (per usare un termine più appropriato dal punto di vista scientifico) è la stessa cosa: si tratta di un dolore che si concentra nella parte bassa della schiena e che si diffonde lungo la gamba nella parte posteriore. Questo disturbo è determinato da una compressione o da un'irritazione del nervo sciatico, oltre che da problemi che riguardano le radici spinali.
Perché si soffre di sciatica
La radicolopatia costituisce la causa principale della sciatalgia: essa consiste nel danno complessivo che colpisce una delle radici nervose (o anche più di una) che costituiscono il nervo sciatico. Il danno, come si è detto, può essere infiammatorio o irritativo. Per tutti gli esami diagnostici che permettono di riscontrare l'esistenza di questo problema, lo specialista più indicato per la loro esecuzione è il medico radiologo. Una corretta diagnosi consente anche di risalire all'origine della sciatica, che può essere provocata anche da un tumore, dalla sindrome del piriforme, dallo stato di gravidanza, dalle stenosi del canale vertebrale, dalle spondilolistesi o ddalle stenosi foraminali.
Quali sono i sintomi della sciatica
Il riposo è il rimedio principale per la sciatalgia; a seconda dei casi, poi, si possono rendere necessarie terapie fisiche o farmacologiche. Il dolore sciatico è unilaterale nella maggior parte dei casi, e può essere corredato da sintomi o segni neurologici. I disturbi motori possono consistere in difficoltà di movimento e debolezza muscolare (la cosiddetta ipostenia), mentre quelli neurologici sono rappresentati da formicolio, sensazione di intorpidimento e isturbi di sensibilità. Gli esami radiologici necessari per la diagnosi sono Rx, Tc e RMN, e a volte ci può essere bisogno di un'elettromiografia.
I fattori di rischio
L'obesità è, senza alcun dubbio, uno dei fattori di rischio per la sciatalgia: la colonna vertebrale, infatti, è costretta a sopportare un peso maggiore durante la vita di tutti i giorni, e ne paga le conseguenze. Anche l'età è un fattore predisponente, anche se - a differenza di quel che si potrebbe pensare - l'ernia del disco non colpisce in misura prevalente le persone più anziane: la frequenza maggiore, infatti, si riscontra negli individui di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Oltre i 65 anni, invece, l'eziologia del dolore sciatico è da far risalire soprattutto ad artrosi e fenomeni di carattere degenerativo.
Le cause della sciatalgia
Anche le cattive posture sono tra le indiziate tra gli eventi responsabili di una sciatalgia: con il trascorrere del tempo, il mantenimento di una postura viziata fa sì che le curvature fisiologiche del rachide vengano alterate, il che comporta una compromissione della distribuzione dei carichi. Un ulteriore fattore di rischio è da identificare in una sedentarietà eccessiva, la quale provoca un indebolimento dei muscoli paravertebrali e addominali: muscoli che, invece, dovrebbero essere allenati e ben forti non solo per stabilizzare la colonna, ma anche per metterla al riparo da possibili lesioni.
Quali attività devono essere evitate
Ci sono specifiche attività - lavorative, ma anche sportive - che possono favorire la comparsa di una sciatalgia o un peggioramento del dolore: sono quelle che comportano la necessità di sollevare carichi con una certa frequenza. Ciò è vero a maggior ragione nel caso in cui il sollevamento non venga effettuato in maniera appropriata, e cioè flettendo il rachide.
La sciatalgia cronica e quella acuta
Si parla di sciatalgia cronica nel momento in cui i sintomi durano per più di 3 mesi; la sciatalgia è acuta, invece, se il dolore compare in modo acuto, magari dopo un movimento di torsione del tronco che è stato effettuato in maniera incauta o per uno sforzo dovuto al sollevamento di un carico. Una circostanza del genere induce, di solito, ad assumere la cosiddetta postura di tipo antalgico, con una flessione laterale o una inversione della lordosi lombare che garantiscono un certo sollievo rispetto al dolore. Quest'ultimo è localizzato in regione glutea e nella parte bassa della colonna vertebrale, di solito riguardando una sola gamba e arrivando fino al piede: si ha la sensazione di avvertire una specie di scossa elettrica che risulta penetrante e quasi bruciante.
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